lunedì 12 settembre 2011

one step down

Sola. Sì sono sola. Daltronde lo sei sempre stata. Ma fa male sentirselo dire. Fa male fingere. Cosa racconti quando ti chiedono con chi esci? Cosa racconti quando ti chiedono dove vai sabato sera? Cosa racconti quando ti chiedono "e te come sei messa con i tipi"? A me non piace nessuno perchè non conosco nessuno!
Oggi si ricomincia! Finalmente.
Le ho viste. Tutte quelle ragazze, magre. Anch'io ero come loro. Avevi le braccia fine, leggere, ma al tempo stesso dure per le ossa che sporgono. Avevo le gambe sottili, slanciate. Avevo la vita più stretta.
Mentre ora faccio schifo. Sembro una botola. Sono grassa. Mi guardo e vedo solo lardo. Non è un bel vedere. Mi peso e vedo quel nove, quel nove che mi fa paura. Perchè basta un niente per far diventare quel maledettisimo nove uno zero. Grosso, tondo, rotondo, o meglio rotondetto. Come quando commentando i figli degli altri viene fuori "è un po' rotondetto" detto solo per non sembrare troppo scortese.
Devo riniziare ad andare con il cane. Tutti i giorni però. E' che fa ancora troppo caldo dopo pranzo. Devo impegnarmi ed andare prima di cena.
Non metto più il polsino destro. I segni si vedono solo se guardi. Ma io li vedo. E sono lì per ricordarmi che io sono diversa da loro. Se non ho amici un motivo c'è. Se non esco la sera un motivo c'è. Se non mi trovo degli amici un motivo c'è.
Io devo stare male. Io devo sentire male. Io devo essere più magra. Io non devo mangiare.

Sempre qui, con la stessa convinzione, quella di essere
..without soul..          

1 commento:

  1. Questo post potrei averlo scritto io, anche se il dolore sarà personale, provo le stesse cose. Ti sono vicina.

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