domenica 29 gennaio 2012

amore

Per rispondere ad Alice

Non so perchè rifiuto l'Amore.
Forse per come sono stata trattata in generale dalla gente, specialmente da piccola.
Quando hai sempre Tu qualcosa che non va, inizi a farti domande.
Quando non vai mai bene ma la persona che ti sta di fianco sì, inizi a farti domande.
Quando parlando di te ed elencano sempre e solo una lista infinita di difetti, inizi a farti domande.
Quando chi ti dovrebbe voler maggiormente bene accorre dagli altri ma rifiuta di soccorrere da te, inizi a farti domande.
Non ti senti amata, se non te lo dimostrano.
Che cazzo, una bambina quale ero io se le cose non se le trova davanti NON LE VEDE. Forse voi sì, io no.
(E la psicologa che mi aveva chiesto perchè piangevo quando i miei mi descrivevano che sembravo la Madonna personificata)
E' dalla mia infanzia che ho imparato che l'amore non ci sarebbe stato nel mio destino.

Non sono neanche portata per il contatto fisico, se non con quella mia amica e questo ragazzo.

Alle medie venivo respinta o semplicemente non ci ho mai provato veramente a trovare qualcuno.
E comunque ho quasi sempre avuto paura dei rapporti diretti, quindi a faccia a faccia, io e (un ipotetico) lui, lì per provarci, no. Mai successo.
Non riesco neanche a guardare la gente negli occhi quando mi parla (tranne in momenti che fanno eccezione) figurati se potessi guardare un ragazzo e parlargli tranquillamente sapendo che o lui è un gran figo e il NO ce l'ha stampato in faccia appositamente per me oppure è proprio bruttino e mi dispiace veramente per lui ma vorrei averlo io quel NO ben visibile in faccia.
Poi in prima liceo ho rifiutato freddamente due tipi.
E qui si interrompe la mia "carriera amorosa" per qualche anno.

Passando all'argomento amore fisico o sesso.
Una volta mio cugino (ha otto anni più di me) quando ero piccola mi ha tirato giù le braghe. Non mi ricordo se una volta o più, una volta di sicuro l'ha fatto anche a mia cugina (di un anno più piccola di me). Non ne abbiamo mai riparlato, chissà se lei se lo ricorda.
E una volta, sempre da piccola e sempre lui, mi ha preso sulla schiena(quindi con le gambe allacciate attorno alla sua vita per stare su) per toccarmi lì.
Scusate certe parole non le so dire. Anche sesso a voce non te lo so dire. Forse troppe sss. Mi viene o un suono strano o la parola smorzata o qualcosa di incapibile.
Comunque non so quanto questi episodi mi hanno segnata, non credo in modo rilevante.
C'è un'altra cosa che nessuno sa. Io ho i nonni materni che abitano a circa 140 km da qui, nel periodo elementari andavamo spesso a trovarli (tipo una volta al mese) e quindi erano 4 ore di macchina. Mia sorella periodo medie=cuffiette nelle orecchie e non provare a parlarle o a chiederle di ascoltare anche tu. Quindi 4 ore al mese da riempire in qualche modo mentale (non potevo fare niente di fisico in auto, tipo giochi) praticamente in solitudine. Cosa fare? Pensavo a delle storie, tipo telefilm. Pensavo di essere una ragazza (di solito c'era dentro un sacco di magia ma ora questo non è importante) ovviamente avevo un fidanzato come tutte le altre ragazze mie amiche in queste storie. Solo che quasi metà della durata di queste storie era occupata da questi due che facevano sesso, spesso orale. E mi eccitava un sacco.
Ovviamente non sapevo neanche che esistesse il sesso, consideravo i miei pensieri sporchi, orribili, mi sentivo una "cattiva" bambina.
Pensate voi. Nata in una famiglia "cattolica" (cioè cattolica per l'influenza di mia madre che decideva per tutti noi). Dove se dicevo che qualcuno era "fuori di testa" mi arrivava uno schiaffo in faccia. Dove quando ci sono i film con scene di sesso o in cui la gente si bacia troppo appassionatamente ed inizia a spogliarsi mia mamma (ancora oggi) inizia a sbuffare dicendo "non c'è niente di meglio da vedere?" e ci fa cambiare canale (e magari è un bellissimo film). Dove semplicemente sapere che ci si bacia anche con la lingua era una cosa turpe per me bambina, o almeno avrei potuto saperlo ma non dire di saperlo. Dove quando quella volta in seconda elementare una mia compagna si tolse le mutande per farsi vedere a tutti e strusciare una gamba di una sedia fra il suo culo, a casa mia mi sentii talmente in colpa che mi sembrava di averlo fatto io.
Non so per quanto ma dopo un po' ho smesso di fare questa fantasie.
A dieci anni al mare, entrai nella camera dei miei e li trovai nel letto, seminudi, senza lenzuola.
Dico solo che è stato uno shok.
Mi sono dovuta pure sedere. Comunque dovete stare tranquille, non ne hanno mai parlato con me. Hanno scioccato la loro figlia e non se ne sono minimamente preoccupati. Però si sono preoccupati di raccontarlo a qualche parente, una cosa detta così "ehi, sai che l'altra sera..." e quasisottovoce(= l'han sentita tutti quelli che c'erano nella stanza).
Non credevo che cose così orribili come quelle che mi immaginavo potessero essere fatte o messe in atto da esseri umani.
Credo di avere quasi paura di andare a dormire e trovare la porta della camera dei miei chiusa con la luce soffusa che esce da sopra o sentire girare la chiave. Sì perchè dopo quell'episodio ci ho fatto sempre caso: o perchè loro se ne sono fregati di mascherarlo ancora o perchè ero più attenta io. Specialmente i primi tempi ci stavo proprio male. Forse è per quello che ora vado sempre a letto così tardi! Così per quando ci vado hanno già finito o se no sono sempre talmente stanca che comunque non ci penso e mi addormento subito. Forse sì...
Oh cacchio. Un sacco di pensieri e teorie mi stanno bombardando in questo momento. Tento di lasciarle perdere per ora, vado avanti.
A casa mia non si parla. Pensate che anche quando ho avuto il ciclo ho imparato tutto dalle lezioni a scuola e dalle chiacchierate con le mie compagne. Una volta avevo provato a chiedere a mia mamma una cosa (seria sui cambiamenti che stavano avvenendo in me) e mi ha risposto con una di quelle frasi che non vogliono dire niente e servono solo per far ridere, non te però.
La maggior parte dell'educazione sessuale che possiedo l'ho imparata dalle lezioni sulla sessualità a scuola. Sì so come fare sesso sicuro, so che malattie potrei beccarmi, conosco quasi tutti i contraccettivi che puoi trovare sul mercato. Ma non conosco come si ama. Come non conosco chiaramente il significato di masturbarsi, orgasmo, e molte altre parole. A casa non se ne può parlare, argomento blindato, e non mi azzarderei mai a farlo (stai scherzando??). E poi in realtà cosa voglio sapere di più? Nessuno potrebbe spiegarmi più chiaramente le cose, dovrei solamente provarle sulla mia pelle.

Sì perchè non avrei mai creduto che fosse così.
Non pensavo che baciarsi fosse così. Non pensavo che lui che mi accarezzava fosse così.
O forse lo pensavo, ma negli ultimi anni ho combattuto una dura lotta per sradicare da me tutti quei desideri che credevo non si sarebbero mai realizzati per me, e anche l'essere amata era fra quelli.

Scusate anche a me sembro così infantile. Ma in realtà è così, sto ancora imparando a scoprire il mondo.

E non sapete quanto ho combattuto quella mattina che avevamo dormito (io non ho dormito più di tanto) assieme.
Combattuta fra la sensazione di avere colpa, quella di essere estranea a tutto ciò, quella di aver vissuto l'impossibile e quella di non essere io quella giusta.

E anche ora sono combattuta fra l'inadeguatezza, l'eccitazione, forse l'egoismo e la paura.
Inadeguata, perchè a volte mi assalgono pensieri assurdi che io non sono quella che fa per lui.
Eccitazione, beh, al ricordo.
Egoismo, perchè sono appiccicaticcia, egocentrica e temo l'abbandono.
Paura, di scoprire il mondo, di nuove emozioni più grandi di me. Paura anche perchè mi illudo troppo e paura di soffrire, molta paura di soffrire.

E l'amore lo rifiuto per abitudine e per i miei vecchi (quasi superati) schemi mentali: se rifiuto di avere bisogno di qualcuno, di dover dipendere da qualcuno e qualcosa, se mi mostro superiore a ciò che gli uomini bramano, se mi mostro indifferente a tutto questo, alla cosa più bella che muove dal profondo l'animo umano, beh allora potrei essere superiore.
Potrei anche esserlo, ma non sarei felice. Mi negherei la cosa.. non riesco a descriverla. Forse la più bella del mondo. Riaffermando autolesionismo e autoprivazione che tempo fa sono entrati in me.
E tutto questo serve solo a nascondere. Principalmente tanta paura, poi anche altro.

Non so se vi va di leggere tutto, specialmente a te Alice :)
Forse mi sono persa un po' qua e un po' là a "guardare troppo il cielo".
In effetti ci ho messo ore a scrivere tutto :)

Beh se avevate voglia di leggervi tutto e ora siete a questo punto, posso soltanto dirvi grazie per avermi dedicato una parte del vostro tempo!
Un abbraccio a tutte

...withoutSoul...










2 commenti:

  1. ho letto tutto, con attenzione. Anche le parole che si nascondo dietro a quelle scritte. E sai cosa ti dico? che io e te siamo simili. Mi sono rivista molto in ciò che hai scritto.. Anch'io mi sentivo rifiutata da tutti, anch'io ero sempre criticata. Per non parlare del mio approccio con il sesso che dopo le violenze subite da piccola... beh, puoi solo immaginare la paura che ho.
    Ma sai, lasciarsi "rapire" da questi pensieri, dimostra che siamo persone che hanno davvero bisogno d'amore. Anch'io l'ho rifiutato, sai? Non volevo nemmeno sentirlo nominare. Ma poi ho capito di averne bisogno. Che mi sentivo incompleta senza.
    E' vero, stai scoprendo il mondo lentamente, ma lo stai scoprendo. Io credo che debba ancora arrivare il momento in cui ti renderai conto di essere capace di amare, come è successo a me. Gli esseri umani non possono vivere senza amore e, per fortuna, sanno provare dei sentimenti profondi.
    Ti auguro una buona giornata :)
    un bacio!!

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  2. Tesoro, se vai sul mio blog c'è un regalino per te :)

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